Genere: Cortometraggio
Paese: Australia
Anno: 2004
Durata: 22′
Trama:
Studio Universal presenta Harvie Krumpet, personaggio nato dalle mani di Adam Elliot e raccontato dalla voce di Geoffrey Rush, protagonista di un cortometraggio vincitore del premio Oscar per la sezione” Migliore Corto di Animazione” del 2004. È il racconto autobiografico di un uomo qualunque. sua eterna inseparabile compagna, una continua e irriducibile sfortuna. Si tratta di un singolare personaggio che ha la consistenza della plastilina e che in 22 minuti racconterà una travagliata paradossale esistenza. A metà tra l’esistenziale e il demenziale, vive continuamente sospeso tra humor e pathos. Harvie Krumpet è cresciuto nella foresta polacca con il padre, tagliaboschi, e la madre, vittima di un cronico avvelenamento da piombo, egli stesso d’altronde è nato afflitto dalla “Sindrome di Tourette” e per questo emarginato dagli abitanti del villaggio. A 18 anni perde i genitori misteriosamente assiderati in sella alle loro biciclette e dopo l’invasione dei tedeschi è costretto a lavorare, in una discarica. Ma continua a visitare tutti gli ospedali della zona e in una delle degenze perde un testicolo. Qui incontra Valerie Burstall, un’infermiera che s’innamora di lui. Mettono su casa e adottano una bambina (lui intanto è diventato sterile) e vivono “sereni” fino al 65° compleanno di lui quando la sua dolce Val muore improvvisamente. Lui allora comincia ad invecchiare giorno dopo giorno, mentre gli viene diagnosticato il morbo di Alzheimer. Viene rinchiuso in una casa di cura dopo che un premuroso vicino lo becca mentre dà cenni di evidente declino mentale. Qui incontra un compagno di merende e cominciano a farne di tutti i colori. Ma nonostante la sua ritrovata spensieratezza le sue condizioni non migliorano: allucinazioni e depressione lo spingono a tentare l’estremo gesto del suicidio. Ma ecco un’altra donna che gli donerà un ritrovato amore per la vita.
Elliot ha desiderato dar vita ad un “omino” in cui tutti possano identificarsi, in cui le persone sentano il suo dolore e il suo entusiasmo. Una sorta di specchio in cui Elliot si interroga: è colpa del destino o siamo noi gli artefici della nostra esistenza? Krumpet è il perdente per antonomasia che lotta con una vita avversa e in cui si sforza di trovarvi sempre un significato.
Adam Elliot è uno dei più stimati registi australiani e realizza originali personaggi fatti di plastilina che sono sempre protagonisti di storie molto toccanti. I suoi ’eroi’ commuovono la gente di ogni ceto sociale. È autore della trilogia “Uncle, Cousin e Brother”, una delle opere più apprezzate a strapremiate al mondo con cui ha vinto oltre 50 premi. Il corto è stato girato e montato proprio come un film: ben 17 mesi di lavorazione per fondere insieme scenografie, animazione e la voce di Geoffrey Rush a cui sono stati aggiunti altri effetti creando così lo straordinario realismo del mondo di plastica di Harvie Krumpet.