Florida Nicolai, che insegna Linguistica Generale e Neurolinguistica nell’Università di Pisa, nell’ambito della sua attività di studio e di ricerca si é imbattuta nella Sindrome di Tourette. Studiando le neuroimmagini dei tic motori e dei tic vocali (compresi quelli verbali), Nicolai ha scoperto che le mappature cerebrali delle due manifestazioni hanno basi comuni, cioè che tra linguaggio e prassia non vi é discontinuità. Questione che, in linea con gli studi di Lurija e Delacato, é generalizzabile all’intero genere umano (non solo a tutti i tourettici).
In fin dei conti anche il linguaggio si compone di suoni e motricità, ed è noto che le disprassie così come possono caratterizzare la motricità e la manualità, allo stesso modo interagiscono col linguaggio. Nel corso del neurosviluppo le tappe che vengono saltate o mal fatte avranno poi una ricaduta, quasi sempre negativa, sulla motricità, sull’equilibrio, sulla sensorialità e sul linguaggio, verbale e scritto.
Altra scoperta della Nicolai riguarda il particolare funzionamento dei neuroni specchio, che nei soggetti tourettici risultano “accendibili” non solo dalla visione dell’altrui movimento e dall’ascolto delle altrui parole (in tutte le forme di ecolalia ed eco-prassia), ma anche dalla visione di utensili (che implicano gesti di lavoro manuale, a riprova dell’importante ruolo della mano nell’apprendimento umano) o dall’ascolto di parole che implicano azioni. Questo ci permette di fare delle inferenze non solo sul meccanismo dei comportamenti verbali e motori ad eco presenti in molti di noi, ma anche sulla specifica conseguenza della facile dipendenza da videogiochi…argomento che riprenderemo in specifica successiva pubblicazione.
Da tempo sosteniamo che é un errore studiare il sistema nervoso umano solo per settori specializzati e che al contrario gli studi dei processi di comunicazione e interazione tra aree neurologiche, sono molto più interessanti e fruttiferi; nella prassi di AST abbiamo potuto vedere come la correzione di tic motori coinvolga spesso anche quelli vocali e persino verbali.
Abbiamo visto come alcune tecniche di correzione della motricità, ad esempio del senso di scrittura, siano in grado di influire oltre che sul linguaggio, anche su quella particolarità di “tic mentali” che sono i loop e le compulsioni.
Per chi fosse interessato a saperne di più consigliamo l’acquisto del piccolo prezioso manuale della Nicolai, intitolato i “tic mentali”.
GFM